Turismo di massa, parla un’esperta

Mentre girovagavo in rete sono capitata sul sito d’arte e cultura che posso annoverare come il mio preferito, quello della rivista Art Tribune, e tra mostre e artisti famosi ed emergenti ho notato che si parla tanto anche del turismo e dei suoi effetti sulle opere, sui musei, sul patrimonio artistico in generale.

Si parla tanto di turismo di massa, su turisti che a volte non sono propriamente esempi di bon ton e buona educazione e di come e cosa fare per proteggere il nostro patrimonio culturale da chi lo usa solo come sfondo per qualche video o qualche foto senza alcun rispetto per l’arte e la storia.

Ne ho parlato nel mio precedente articolo sul turismo di massa e vedo che il problema di come gestire frotte di turisti venuti giusto per il tempo di una foto e pronti a “consumare” l’arte come se fossero in un supermercato preoccupa, e tanto, anche gli esperti e gli stessi comuni che stanno cercando di unire accoglienza e rispetto per le opere d’arte.

Quello del turismo di massa è un dilemma che mette da un lato i buoni risultati di un’economia che ha bisogno di visitatori e dall’altro la necessità di proteggere e preservare l’arte per noi e soprattutto per le generazioni future. A questo proposito vi lascio qui un’intervista a Patrizia Asproni che analizza il fenomeno del cosiddetto over tourism con saggezza e lucidità, con parole che fanno pensare e riflettere anche sui social network che a volte propongono un’immagine stereotipata e falsa del mondo che ci circonda.

Vi lascio il link e vi auguro buona lettura. Per qualsiasi cosa scrivete nei commenti, sarà interessante leggerli e magari aprire un dibattito.

link: https://www.artribune.com/turismo/2023/08/citta-italiane-flussi-turistici/

P.S. Per chi non la conoscesse vi metto qui anche una piccola biografia di Patrizia Asproni. https://www.artribune.com/author/patriziaasproni/


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