Ho già accennato ai gravi problemi che il turismo di massa può fare alle città d’arte, ai paesaggi meravigliosi del mare e della montagna, alla tranquillità dei laghi.
Anche quest’anno il problema si sta ripresentando, tanto che molte amministrazioni comunali stanno pensando o hanno già varato misure più restrittive per limitare il numero dei turisti e permettere una maggiore tranquillità ai villeggianti.
Il mio articolo sul turismo di massa è ancora attuale e ho pensato di riproporvelo oggi. Perchè dobbiamo pensare che il turismo deve convivere con chi risiede e lavora nei luoghi di vacanza, con la natura e l’ambiente, con le piante, con gli animali.
“Ultimamente vediamo tante persone che mentre si trovano a visitare alcune tra le più belle città storiche e artistiche si trovano ad essere testimoni di vandalismo e sfregio al nostro patrimonio culturale, C’è chi si arrampica fino in cima a monumenti famosi e poi li imbratta, chi lascia la sua firma su autentici gioielli come il Colosseo o la torre di Pisa… e tutti si fanno riprendere per poi postare sui social le loro bravate.
Il turismo di massa se da un lato fa conoscere luoghi bellissimi storici, permette di scoprire paesaggi e territori davvero incontaminati dall’altro attira anche persone che più che all’arte sono interessati ai selfie, ai like sui social e per ottenerli sono disposti a tutto, anche a danneggiare monumenti che hanno fatto la storia di una città e della popolazione che la abita.
Rovinare il Colosseo o imbrattare degli edifici che sono stati testimoni di alcune delle più importanti pagine di storia del nostro territorio, e tutto per un like, per un commento sui social, vuole dire ignorare l’arte, ignorare la cultura e non avere rispetto e riconoscenza per tutti coloro che, molto spesso a sacrificio della vita, ci hanno reso quello che siamo. Se siamo liberi, se possiamo manifestare quando non siamo d’accordo su qualsiasi cosa lo dobbiamo a tutte quelle persone che nel passato hanno combattuto e sofferto e sono rappresentate da quegli stessi monumenti che oggi vengono sfregiati.
Usare l’arte sono come sfondo per foto artistiche può essere bello e anche divertente ma piegare il nostro patrimonio artistico solo come scusa per selfie e like da postare in maniera ossessiva anche a costo di causare gravi danni è la cosa più brutta che si possa fare. Sinceramente penso che le limitazioni contro il turismo di massa che alcuni comuni hanno posto in essere siano legittime se servono per conservare l’arte e i paesaggi così belli anche per le generazioni future. i like sui social
Andiamo tutti a visitare luoghi artistici e pittoreschi ma con la testa bel piantata per terra, perchè i like sui social hanno vita breve ma i monumenti, l’arte, sono lì sempre a perenne memoria del nostro passato e delle nostre tradizioni”.
Si al turismo, alla storia e alla cultura e un grosso no ai cafoni che pensano solo a mettere foto sui social!!!!!
