Se i gilet gialli hanno il diritto di manifestare, i giornalisti devono avere il diritto di informare, questo dicono i reporter francesi si battono per raccontare ogni giorno quello che succede.
Il diritto di manifestare e il diritto di informare se li guardiamo con attenzione sono speculari, hanno bisogno uno dell’altro per diventare più forti ed essere compresi da tutti i cittadini. per raccontare quello che succede ed essere collegati a quella realtà che, volenti o nolenti, è la nostra.
Manifestanti e giornalisti si nutrono del clamore mediatico, amano che le loro gesta siano messe in prima pagina, godono delle tante parole dette e scritte che inevitabilmente in questi casi ci sono sui giornali, alla tv, alla radio o su Internet, non importa dove. Perché il clamore mediatico è l’unico modo per fare sembrare le cose più grandi di quello che sono in realtà, o magari proprio come sono in realtà…
Nel caso dei gilet gialli, loro manifestano contro Macron, contro le tasse, contro l’arroganza del governo e hanno bisogno che il loro messaggio arrivi a tutti, forte e chiaro; quale miglio modo di un enorme clamore mediatico?
I giornalisti fanno il loro lavoro, che è quello di informare senza se e senza ma, e per questo è importare selezione con molta cura gli eventi di cui si vuole parlare. Ecco che i gilet gialli possono avere una grande eco, la loro protesta può essere un punto di partenza.
Quando il diritto di informare e il diritto di manifestare si incontrano può nascere qualcosa di nuovo.