In questi giorni stiamo assistendo ad un riacutizzarsi delle tante crisi che devastano il Medio Oriente. L’Iran dopo l’uccisione del generale Soleimani è una vera e propria polveriera pronta ad esplodere, e così tutti gli antichi odi e rancori sono tornati più forti che mai.
Il sentimento contro gli statunitensi che in Iran sembrava sopito dagli anni ’70 è tornato, anzi è sembrato che non se ne fosse mai andato perchè è rimasto immutato dopo tanti anni e negli ambienti più radicali si è continuato a parlare di riscatto e di vittoria contro i tanto famigerati Stati Uniti.
Anche in Siria, Yemen, Libia, … la situazione non è cambiata e tra terrorismo, signori della guerra senza scrupoli e trafficanti di ogni genere tutto è precipitato verso il baratro, è come se si fosse aperto un vaso di Pandora che non sappiamo richiudere.
Ma quello che più sconcerta è il silenzio dell’Unione Europea. Perchè l’Unione Europea non riesce a trovare una posizione comune, perchè non si decide una strategia che possa portare presto ad una pace stabile e duratura, perchè gli Stati membri non possono lasciare le loro posizioni opportunistiche e parlare con una sola voce … non c’è niente di comune e più che unione siamo di fronte ad una frammentazione pericolosa per tutti.