Dopo il ritiro delle barrette Mars, della zuppa di pesce della marca “Ondina” in una catena di discount molto nota e della birra tedesca contenente diserbante vale la pena chiedersi se siamo davvero sicuri di quello che mangiamo.
Negli ultimi tempi i casi di frodi alimentari sono aumentati in modo preoccupante ed è normale che i consumatori sentano l’esigenza di avere più rassicurazioni su cosa stanno mettendo in tavola. Purtroppo quando si parla di alimenti il rischio zero non è mai esistito perché c’è sempre la possibilità di contaminazione con sostanze tossiche o inquinanti, ma tutti noi vogliamo almeno la certezza che durante il processo di produzione e lavorazione del cibo è stato fatto tutto il possibile per evitare il contatto tra il cibo che mangeremo ed eventuali sostanze tossiche o nocive per la salute.
Sempre più spesso sentiamo parlare di alimenti sequestrati parchè scaduti, avariati, in pessimo stato di conservazione o tenuti in luoghi molto sporchi o non idonei; le forze dell’ordine fanno del loro meglio per togliere dalla circolazione questi cibi prima che vengano immessi sul mercato, ma non sempre ci riescono e quindi sta a noi consumatori prestare la massima attenzione a quello che compriamo. Di solito i sequestri maggiori vengono fatti nei giorni che precedono le feste comandate come Natale o Pasqua: alcuni commercianti e alcuni ristoratori disonesti vendono per cibo di qualità alimenti che invece sono già scaduti o mal conservati, approfittando del fatto che molte persone nei giorni festivi organizzano pranzi e cene con molti invitati a casa propria o nei locali.
Le uniche armi che abbiamo noi consumatori per difenderci dalle frodi sono leggere attentamente le etichette, diffidare dei prezzo troppo bassi e fare attenzione ai cibi dai colori troppo accesi che potrebbero essere stati colorati artificialmente con coloranti tossici (poco tempo fa è scoppiato lo scandalo delle olive troppo verdi perché colorate con una sostanza altamente nociva per la salute umana).
Spero con questo post di avervi fatto riflettere sulla sicurezza alimentare, amici lettori e amiche lettrici, perché ne va della nostra salute e di quella delle generazioni future.