Purtroppo è ormai chiaro a tutti che, nonostante l’impegno a smantellare il proprio arsenale di armi chimiche, il dittatore siriano Assad ha continuato ad usare queste armi pericolosissime e dall’alto potere distruttivo contro il suo stesso popolo.
Le armi chimiche in possesso di Assad sono soprattutto gas come il gas sarin e il gas mostarda che provocano affetti devastanti sull’organismo di chi viene a contatto con queste sostanze. La Syrian American Medical Society ha divulgato un rapporto secondo cui in tutto il territorio siriano sono state usate armi chimiche contro i civili almeno 161 volte e questo ha provocato almeno 1500 vittime e ben 14500 feriti, tra cui molti bambini.
Nelle città siriane ancora assediate la situazione è sempre più problematica e gli aiuti umanitari non riescono a raggiungere le aree più remote; la popolazione locale è costretta a nutrirsi di quello che trova per strada e le condizioni igienico-sanitarie sono disastrose. Giocando in strada i bambini vengono in contatto con le sostanze chimiche residue dopo gli attacchi dell’esercito siriano e senza saperlo si avvelenano, anche senza essere stati esposti direttamente ai gas pericolosi. I bambini sono come sempre i più colpiti dalla guerra, se si pensa che oltre l’80% della popolazione infantile è stata direttamente coinvolta nel conflitto e che l’età dei bambini reclutati come soldati si è drasticamente abbassata; anche il numero di minori che non ricevono una adeguata istruzione è in drammatica crescita.
Il forte sospetto che Assad continui in luoghi segreti a produrre armi chimiche è diventato una certezza, e questo lo si può intuire al fatto che, anche dopo il presunto smantellamento dell’arsenale chimico, gli attacchi con armi non convenzionali sono aumentati invece di diminuire come sarebbe stato più logico.
Oggi il Presidente russo Putin ha annunciato il graduale ritiro delle truppe russe dalla Siria per agevolare i nuovi incontri di pace previsti a Ginevra e si spera che la crisi siriana possa risolversi presto senza ulteriori spargimenti di sangue.