Si riaccende la speranza per le ragazze nigeriane rapite

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Questa ragazza dolcissima che coccola la sua bambina nata da poco come solo una mamma sa fare si chiama Amina ed è la prima delle liceali rapite in Nigeria dagli estremisti islamici a tornare dalla sua famiglia e dai suoi affetti più cari. I lunghissimi mesi di prigionia pesano come un macigno e non si potranno mai cancellare tutti i soprusi e le violenze subite, ma almeno adesso la ragazza è di nuovo con i suoi genitori e con tutti coloro che le vogliono bene e sta ricominciando a sorridere.

Amina, insieme a più di 200 compagne di studi, era stata rapita dai miliziani islamisti di Boko Haram mentre era nel college, in aula e stava ascoltando attentamente la lezione e i consigli degli insegnanti per gli imminenti esami; il college era considerato un luogo sicuro dove il male non sarebbe mai potuto entrare. Purtroppo quel terribile giorno gli islamisti fecero irruzione nelle aule e nelle stanze del dormitorio e rapirono più di 200 studentesse, colpevoli solo di avere una grande voglia di studiare e di crearsi un futuro migliore.

Nella folle mente degli estremisti le ragazze devono essere totalmente sottomesse e non devono studiare, ma solo stare e casa a pulire, cucinare e fare figli; una donna moderna che studia e si impegna per costruirsi da sola il suo futuro viene considerata un esempio negativo.

Amina è stata trovata ieri, che vagava impaurita in una foresta e piangeva a dirotto con la sua bambina in braccio; era sconvolta e molto provata dai lunghi mesi di prigionia, con ancora addosso tutti i segni delle tante, troppe violenze subite.

Oggi Amina, attorniata dall’affetto della sua famiglia, ha incontrato il Presidente del suo Paese e gli psicologi che la aiuteranno a rendere più sopportabile tutto il fardello degli abusi subiti; la sua voglia di tornare a scuola e continuare a studiare sono segnali positivi e la renderanno una donna nuova e sicura delle proprie capacità.

Stamattina un’altra ragazza è stata liberata e si spera che presto anche tutte le altre potranno ritornare dai loro cari e superare i traumi subiti.

 

 

 

 

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