
L’UNICEF ha redatto il suo rapporto annuale sulle condizioni di vita dei bambini nel mondo e le conclusioni sono a dir poco allarmanti: secondo l’organizzazione delle Nazioni Unite entro il 2030 saranno 69 milioni i minorenni che rischieranno di perdere la vita a causa di malattie che nei Paesi industrializzati sono facilmente curabili come il morbillo, la varicella e la pertosse.
Soprattutto nei Paesi dell’Africa sub sahariana sono tanti, troppi i bambini che soffrono la fame e non hanno accesso a cure mediche adeguate e all’istruzione; per questi bambini al vita molto spesso finisce prima che possano compiere il loro quinto compleanno. Per le bambine la vita nei Paesi più poveri dell’Africa è molto dura perché devono badare ai fratelli più piccoli e viene loro negato il diritto di andare a scuola ed imparare nozioni utili per il futuro; sono costrette a matrimoni precoci con uomini molto più grandi e violenti e le gravidanze hanno effetti devastanti sul loro corpo e sul loro sviluppo futuro.
Le donne che nel mondo perdono la vita per complicazioni legate al parto sono ancora tante e in molti Paesi non esistono strutture e personale dedicato solamente alla salute del corpo femminile.
La malnutrizione, le scarse condizioni igienico sanitarie e anche la mancanza di istruzione sono sicuramente i fattori scatenanti di tutte quelle malattie e quelle complicazioni che portano donne e bambini a perdere la vita in modo atroce, senza avere nessun diritto e senza ricevere cure adeguate.
Ricordiamoci sempre dei bambini, sono loro il nostro futuro.