Nel mondo è ancora troppo diffuso il lavoro minorile, spesso svolto in condizioni precarie, senza nessuna sicurezza e a contatto con sostanze molto pericolose. Sono ancora tanti, troppi, i bambini che vengono costretti a lavorare molte ore al giorno in stanzoni sporchi e senza le adeguate protezioni.
Molti di questi bambini sono in Africa, ma anche nel mondo occidentale molti minori non accompagnati che arrivano da zone di guerra o di carestia sono costretti con il ricatto a fare i lavori più umili e insicuri, malpagati, e in molti casi sono anche costretti a subire abusi di ogni genere. Tante ragazzine che arrivano in Europa con la speranza di una vita migliore e di costruirsi un giorno una propria famiglia finiscono nel giro della pedofilia e della prostituzione minorile, con conseguenze terribili sul loro fisico e sulla loro psiche.
Sono tante le organizzazioni non governative che si occupano di liberare questi bambini da quella che è una vera e propria schiavitù, ma purtroppo è quasi impossibile sapere quanti sono i minori che non riescono a chiedere aiuto e vengono sfruttato in ogni modo da organizzazioni criminali senza scrupoli.
Quella del lavoro minorile è la schiavitù del mondo contemporaneo, che approfitta di bambini e ragazzini che sono costretti a scappare dalla guerra, dalla carestia e dalla fame per costringerli al lavoro forzato con turni massacranti che possono durare anche 18 ore al giorno.
Ognuno di noi nella vita quotidiana può dare un piccolo contributo a fermare il lavoro minorile: quando facciamo shopping accertiamoci che quello che stiamo comprando sia prodotto da una azienda seria che non sfrutta i minorenni e che tutela i diritti dei lavoratori.