I tanti bimbi che vivono negli Stati africani che si affacciano sul lago Ciad hanno conosciuto nella loro vita solamente la povertà, la malnutrizione e la violenza che solo uomini privi di ogni sensibilità e di ogni parvenza di umanità come i miliziani di Boko Haram sanno causare ad un bambino.
In quelle terre bellissime che si affacciano sull’affascinante lago Ciad, non c’è posto per i sogni e i giochi dei più piccoli: la povertà e la miseria sono sempre presenti e tantissimi bambini e ragazzini vengono mandati molto presto al lavoro con la speranza che possano contribuire al magro bilancio famigliare, e il lavoro è spesso svolto in condizioni precarie a contatto con sostanze pericolose e velenose. Questi bambini soffrono di tutti i problemi causati dall’esposizione a sostanze tossiche e dalla malnutrizione cronica di quelle zone e continuano a perdere la vita per malattie che a noi sembrano appartenere a tempi lontani.
L’organizzazione terroristica Boko Haram da tanti anni effettua scorribande e attentati in quella zona e molto spesso i minori vengono rapiti per essere usati come scudi umani e soldati improvvisati, mentre le bambine vengono usate come schiave, sottoposte ad ogni genere di violenza e costrette al matrimonio con miliziani molto più grandi di loro. Le Nazioni Unite hanno stimato che un attacco suicida su quattro sia stato condotto da un minorenne, drogato o minacciato. Sono almeno 1,4 milioni i bambini sfollati dal lago Ciad, che hanno dovuto abbandonare tutto, anche i loro genitori, e adesso vivono in enormi campi profughi in cui non è sempre possibile garantire loro una corrette istruzione e un futuro migliore.
Le organizzazioni umanitarie e i loro inviati sul posto lamentano che raggiungere alcune zone per consegnare generi di prima necessità stia diventando sempre più difficile e che anche tra gli adulti i casi di malnutrizione siano in rapido e costante aumento; alcuni sono talmente esausti che non riescono più a stare in piedi, mentre i bambini hanno facce gonfie e occhi scavati, chiari segni di malnutrizione.