Ieri il governo del Regno Unito ha annunciato che costruirà, con il benestare delle autorità di Parigi, vicino al porto della cittadina francese di Calais un muro alto e liscio di cemento armato per impedire l’ingresso in territorio britannico ai tanti rifugiati che ogni giorno tentano in ogni modo di raggiungere la Gran Bretagna.
L’accampamento di Calais è ormai diventato enorme e viene soprannominato “la giungla” per via del disordine che regna in ogni angolo. Per le autorità francesi e britanniche è molto difficile controllare chi entra e chi esce dalla baraccopoli e sono tanti coloro che tentano di nascondersi nei camion per entrare illegalmente nel Regno Unito. Proprio per mettere fine a tutto questo il governo di Londra ha avuto l’idea del muro, un nuovo enorme muro che divide l’Europa al suo interno.
Quello inglese non è l’unico muro che è stato innalzato in Europa da quando è iniziata l’emergenza immigrazione: in tanti Stati, soprattutto nell’est Europa sono spuntati muri e barriere con il preciso intento di impedire l’accesso ai migranti, e in molti casi non è una questione di puro razzismo o di xenofobia, ma di paura di perdere la propria identità nazionale e di non riuscire a salvaguardare usi e costumi tipici di quelle terre.
Vediamo quali sono gli altri muri europei:
-muro con barriere di filo spinato tra Ungheria e Serbia: costruito dal governo ungherese di Victor Orban per chiudere la cosiddetta rotta balcanica che era molto usata dai migranti in fuga dagli Stati in guerra del Medio Oriente come Siria e Iraq. A sorvegliare il muro ci sono più di 3000 tra poliziotti e militari.
-muro tra Italia e Austria al Brennero: per ora la barriera al confine tra Italia e Austria non è ancora stata costruita del tutto, nonostante le tensioni tra Roma e Vienna della primavera scorsa, ma i controlli dei militati austriaci sono aumentati molto e non è detto che la barriera non venga completata se il flusso di migranti non cesserà al più presto.
-muro tra Macedonia e Grecia: la Macedonia ha costruito prima una barriera e poi un vero e proprio muro per fermare i migranti provenienti dalla Grecia che attraversavano il suo territorio con la speranza vana di potere arrivare fino in nord Europa.
I migranti sono fermi da mesi nella cittadina di Idomeni e la gestione del campo è quasi impossibile; condizioni igieniche disastrose, insicurezza e tende e baracche di fortuna malsane e mancanza di tutto rendono la vita insopportabile.
La cattiva gestione dei flussi migratori da parte delle autorità comunitarie ha portato molti Paesi a decidere di chiudere le frontiere e se al più presto a livello comunitario non verranno prese misure efficaci per ospitare chi ha davvero bisogno e respingere i migranti economici, di certo assisteremo alla creazione di nuovi muri.