Ieri sera il terrore è piombato sui mercatini di Natale di Berlino: un camion è arrivato sulla folla ad altissima velocità distruggendo alcuni chioschetti caratteristici e provocando dodici vittime e una cinquantina di feriti, alcuni in modo grave.
La dinamica dei fatti è ancora da chiarire ma sembra che il camion abbia imboccato il viale dei mercatini a tutta velocità in un momento in cui le tradizionali bancarelle natalizie erano molto affollate e si sia schiantato sulla folla di persone innocenti, tra cui molti turisti arrivati a Berlino apposta per ammirare i chioschetti tipici e trascorrere le festività natalizie in modo diverso. I fatti sono molto simili a quelli accaduti a Nizza lo scorso 14 luglio quando un camion si schiantò contro la folla che ammirava i fuochi artificiali sulla Promenade des Anglais e questo ha fatto subito propendere le indagini per un attacco orchestrato dall’ISIS e poi compiuto da una o più persone radicalizzate sul web.
I sospetti sono poi diventati una certezza con il passare delle ore: sul mezzo pesante c’era un ragazzo di nazionalità pakistana, richiedente asilo in Germania, che è deliberatamente piombato sulla folla con l’intenzione di falcidiare più persone che poteva. Già pochi minuti dopo la strage altri due giovani, anche loro pakistani, erano stati arrestati e alle prime luci dell’alba sono scattate le manetta anche per il ragazzo alla guida.
Le misure di sicurezza in tutti i mercatini di Natale della Germania sono stati rafforzate, e lo stesso sta accadendo anche ai mercatini dell’Alto Adige come quelli di Bolzano, Merano e Bressanone, ma nessuno ha voluto chiudere la manifestazione natalizia per fare sapere ai terroristi che il mondo occidentale e non solo non si piegherà mai ai loro sporchi ricatti.
Quella di ieri è stata una giornata di sangue anche in Turchia: ad Ankara l’Ambasciatore russo è stato crivellato di colpi mentre presenziava all’inaugurazione di una mostra di arte moderna e contemporanea; in questo caso l’attacco è stato compiuto da un poliziotto radicalizzato e convertito alle folli idee dell’ISIS che ha gridato di volere vendicare i morti di Aleppo prima di essere lui stesso eliminato dalle forze di sicurezza turche.
La tensione internazionale è alle stelle e questo sarà un Natale blindato, in cui non si potrà mai abbassare la guardia e non potremo dirci al sicuro dal pericolo di nuovi sanguinosi attacchi.