Negli ultimi giorni si sta parlando molto delle possibili infiltrazioni di hacker russi nel sistema elettorale statunitense che avrebbero influenzato, anche se di poco, l’esito finale del voto e il tema della cyber security è balzato in testa alle cronache.
Ma adesso vediamo che cos’è la cyber security che sta diventando un tema centrale nelle agende delle maggiori cancellerie mondiali.
Per cyber security si intendono tutti quei metodi che mettono al sicuro i dati sensibili contenuti in un computer, come ad esempio numeri di carte di credito, password per accedere a servizi privati o altro. Con l’avvento di una tecnologia sempre più sofisticata che ha portato nei nostri pc, tablet e smartphone sempre più applicazioni che richiedono l’accesso ad Internet e ai nostri dati personali per poter funzionare, sono aumentati anche gli hacker che studiano nuovi modi per truffare ignari utenti del web e appropriarsi di informazioni estremamente riservate. Oggi come oggi è più che mai indispensabile proteggere i nostri dati personali quando navighiamo in Internet, anche perché rischiamo di trovare il nostro conto in banca prosciugato e magari anche la nostra casa svaligiata se postiamo tutti i nostri spostamenti sui social network.
Anche gli Stati devono fare attenzione alla sicurezza in rete perché ormai ogni Paese si basa su una serie di infrastrutture fondamentali come la reti di distribuzione di acqua, luce ed energia elettrica che sono tutte fortemente interconnesse tra loro e comandate in remoto tramite Internet. Se un hacker di un Paese ostile riuscisse a violare i sistemi che governano anche solo uno di questi servizi fondamentali, potrebbe mettere in ginocchio una intera nazione in pochi secondi scatenando panico e caos ad un livello incontrollabile. Ecco perché tutti i Paesi più industrializzati si stanno dotando di sistemi che impediscano un eventuale attacco informatico; gli Stati Uniti hanno creato un gruppo apposito di militari che si occupano di monitorare il web a anche l’Unione Europea ha creato Enisa, una agenzia specializzata in sicurezza informatica.
Ormai è chiaro che le prossime guerre non saranno combattute sul campo di battaglia, ma sul web a colpi virus informatici che possono infettare milioni di dispositivi connessi in rete contemporaneamente e bloccare un intero Paese in pochi secondi. Il direttore di Enisa, Udo Helmbrecht, ha detto: ” Un mondo in cui le guerre si combattono con attacchi informatici non è più uno scenario da film di fantascienza, ma esiste già. Gli attacchi dei criminali informatici esistono già, come quando leggiamo sulla stampa che vengono svuotati i conti bancari e rubati i dati personali. Abbiamo assistito anche ad attacchi al sistema delle tasse e ad attacchi politici in Estonia o in Georgia già 8 o 10 anni fa. Quello che facciamo qui è preparare l’Europa a difendere noi stessi”.