Mentre la Brexit sta diventando realtà, anche in Grecia si sta riaccendendo il dibattito se rimanere nell’area euro oppure abbandonare per sempre il progetto comunitario. La Grecia, schiacciata dal peso di sette anni ininterrotti di austerità imposta dalle autorità comunitarie per fare fronte all’enorme debito pubblico ellenico, sta seriamente pensando che forse sarebbe meglio uscire dall’Unione Europea e riprendere in mano le redini della politica economica e monetaria.
Di certo il ritorno alla dracma non sarebbe né facile né indolore per il popolo greco, ma in molti ormai pensano che il ritorno alla moneta nazionale sia comunque meglio che rimanere nell’eurozona e continuare a subire le politiche punitive imposte da Bruxelles che hanno lasciato molti cittadini greci in povertà e impossibilitati a ritirare i loro risparmi dalle banche a causa dei limiti al contante concordati dal governo di Atene con le istituzioni comunitarie.
Anche in altri Paesi europei ormai la disaffezione nei confronti del progetto comunitario ha toccato punte mai raggiunte prima; partiti e movimenti politici euroscettici sono nati in quasi tutti gli Stati membri e hanno conquistato parecchi consensi tra i cittadini. In Francia il Front National di Marine Le Pen ha promesso in caso di vittoria alle imminenti elezioni presidenziali un referendum simile a quello britannico e la stessa hanno fatto il Partito per la libertà di Geert Wilders in Olanda, la Lega in Italia e molti altri nei rispettivi Paesi.
L’austerità invece di risollevare l’economia comunitaria ha ottenuto l’effetto contrario e le politiche di accoglienza, unite al rischio terrorismo, invece di stimolare la solidarietà hanno creato un clima di odio e diffidenza nei confronti dei rifugiati, tanto che alcuni Paesi hanno eretto muri e barriere per impedire ai migranti di transitare sul loro territorio.
L’euroscetticismo imperante, la crisi migratoria e il pericolo del terrorismo internazionale stanno alimentando sentimenti nazionalisti che rischiano ben presto di creare quell’effetto domino che potrebbe portare alla fine dell’Unione Europea.