Ad agosto dell’anno scorso tutti abbiamo fatto il tifo per i nostri atleti preferiti che erano impegnati nelle dure gare dei giochi olimpici di Rio de Janeiro e abbiamo esultato per ogni medaglia conquistata acclamando gli sportivi come eroi.
Ma oggi cosa rimane delle strutture che hanno ospitato i giochi? Cosa ne è stato del villaggio olimpico in cui hanno soggiornato e si sono duramente allenati gli atleti sperando di vincere?
Dopo solo pochi mesi dalla fine dei giochi olimpici e paralimpici tutte le strutture usate per le gare sono chiuse e abbandonate al vandalismo e al degrado, tutto è sporco e arrugginito e i vandali hanno pesantemente saccheggiato gli edifici per rubare quante più cose potevano. Il mitico stadio Maracanà non ha più il manto erboso a causa dell’incuria e dei vermi e all’interno i danni inflitti dai teppisti sono enormi, mentre il campo da golf giace inutilizzato e coperto di rifiuti. Molte altre strutture come i campi da tennis e le piscine stanno ormai cadendo a pezzi tra tetti crollati e vetri rotti e difficilmente si potranno recuperare.
Il piano del governo brasiliano di riconvertire le aree dei giochi e lasciare gli impianti sportivi alla libera fruizione dei cittadini ha miseramente fallito: lavori mai cominciati o cominciati e mai finiti e strutture sportive chiuse e abbandonate sono ormai l’unica eredità dei giochi olimpici di Rio che avrebbero dovuto rilanciare il Brasile come meta turistica per appassionati di sport di tutto il mondo. Il villaggio olimpico, che avrebbe dovuto essere riconvertito in alloggi per i meno abbienti, giace anch’esso per la stragrande maggioranza abbandonato e i pochi edifici che sono stati restaurati sono diventati dimore di lusso con prezzi proibitivi che solo i più ricchi possono permettersi.
Tanti erano stati costretti ad abbandonare le loro case per permettere la costruzione delle strutture olimpiche con la promessa di una sistemazione migliore una volta conclusi i giochi, ma nessuna di quelle promesse è stata mantenuta e gli sfollati sono costretti a vivere in una baraccopoli in condizioni disastrose senza accesso ai servizi di base. Come era già accaduto ad Atene dopo i giochi del 2004, anche a Rio l’eredità olimpica è stata mal gestita e mentre le strutture sono ormai preda del degrado i comuni cittadini, soprattutto i più poveri, continuano a vivere in condizioni pessime senza avere ricevuto alcun beneficio dall’enorme flusso turistico nei giorni delle gare.
Per approfondire vi segnalo un bellissimo reportage fotografico apparso ieri sulla rivista Internazionale http://www.internazionale.it/foto/2017/02/16/eredita-giochi-rio-foto