Questa estate del 2017 sarà ricordata per gli straordinari alti e bassi del clima che stanno causando gravissimi danni all’agricoltura e anche alla salute umana perché eccezionali ondate di caldo e bruschi abbassamenti di temperatura dovuti ad improvvisi forti temporali nuocciono moltissimo al nostro organismo.
Siamo appena usciti da una ondata di caldo senza precedenti che ha portato le temperature ad alzarsi fino a toccare punte di 40 gradi in alcune città e adesso siamo in preda ad una intensa perturbazione con grossi temporali, grandinate record e trombe d’aria che hanno provocato danni enormi soprattutto nel nord est. Se fino a pochi giorni fa il nemico da cui proteggersi era il solleone unito ad un elevato tasso di umidità che faceva schizzare le temperature percepite ben oltre i 40 gradi, adesso dobbiamo stare attenti ai fulmini e agli allagamenti dovuti a temporali con una forza senza precedenti, sempre più simili alle tempeste tropicali.
Non c’è alcun dubbio che tutto questo sia dovuto ai cambiamenti climatici di origine antropica che hanno profondamente trasformato il nostro pianeta mandando in pensione le estati di tipo mediterraneo a cui siamo sempre stati abituati e sostituendole con estati tropicali, dove caldo intenso e temporali fortissimi si alternano non lasciando all’organismo e alle piante il tempo di adattarsi.
Improvvisi rialzi ed abbassamenti di temperatura, grandinate con chicchi grossi come pallone da golf o anche di più ed altri eventi meteorologici estremi, fino a pochi anni fa sconosciuti al nostro clima mediterraneo, sono all’ordine del giorno. Il riscaldamento globale ha trasformato le nostre estati classiche in estati tropicali e conseguentemente anche i classici temporali estivi sono diventati sempre più estremi e sempre più distruttivi.
Molto probabilmente questa estate avremo ondate di caldo e fenomeni estremi come mai prima d’ora; basti pensare che le temperature soprattutto al nord sono calate di quasi 20 gradi dall’inizio della perturbazione che ha portato fulmini e grandinate a farla da padroni.