Malala Yousafzai, giovane donna Premio Nobel per la pace per il suo impegno a favore dell’istruzione femminile. è tornata a casa, nel suo amato Pakistan. Malala era stata costretta a fuggire dalla sua terra natale dopo essere stata colpita da un proiettile dei talebani mentre tornava a casa da scuola; il suo impegno a favore dell’istruzione femminile era scomodo in un Paese come il Pakistan dove ci sono ancora tante troppe persone che non vogliono permettere alle donne di studiare e realizzarsi.
Una donna può e deve realizzarsi anche nello studio e nel lavoro, dice Malala, non si può impedire alle ragazze di studiare, di realizzare i loro sogni, di prendersi la loro indipendenza economica. Ogni donna deve essere libera di imparare e di studiare ciò che vuole, di fare il mestiere che vuole e non ci sono professioni per uomini e professioni per donne, solo mestieri tutti uguali e tutti con uguale dignità.
Anche se solo per pochi giorni il ritorno di Malala in Pakistan rappresenta una grande speranza di riscatto per tutte le donne, tutte quelle donne che ancora nel XXI secolo sono oppresse e non possono fare ciò che vogliono della loro vita. Malala che diceva che un bambino, un libro ed una penna possono cambiare il mondo è la dimostrazione che una donna istruita ha nelle sue mani un potere enorme, il potere di decidere della propria vita senza padroni e senza oppressori.