Giustizia per la piccola Asifa

 

La piccola nella foto si chiamava Asifa ed aveva solamente 8 anni quando è stata brutalmente violentata ed uccisa. Asifa viveva in India, un Paese tristemente noto per essere uno degli Stati in cui avvengono il maggior numero di violenze contro le donne a livello globale.

A gennaio la piccola musulmana è stata rapita da estremisti indù e non è mai più tornata a casa, quando si è scoperto ciò che le era successo era ormai troppo tardi per salvarle la vita. La lotta alla violenza sulle le donne in India va avanti solo grazie ad associazioni di volontarie che si spendono in prima persona per proteggere tutte le donne le donne dalle tante, troppe aggressioni che avvengono nel Paese asiatico ma il governo centrale sembra ancora fare orecchi da mercate di fronte alle urla delle tante donne che vengono abusate tutti i giorni in India.

La polemica è divampata anche sui social perché il governo dello Stato dell’Uttar Pradesh dove la piccola Asifa viveva lo scorso anno avrebbe cercato di insabbiare un altro stupro, da un leader locale del partito di governo Bjp e da suo fratello ai danni di una giovane di 17 anni, attratta con l’inganno di una proposta di lavoro.

Su Twitter sono nati anche gruppi chiamati  #StopSheldingRapists, #Khatua e #JusticeForAshifa. 

Continuiamo a lottare contro la violenza sulle donne perché oggi siamo tutte un po’ Asifa e non dobbiamo più permettere che accadano simili atrocità.

Un grido comune: BASTA ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!!!

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