Oggi è ufficialmente iniziato il summit del G7 in Canada e non sarà un incontro come tutti gli altri che lo hanno preceduto negli anni. Questa volta tutto è cambiato, gli equilibri geopolitici tra le varie potenze sono profondamente diversi e tutta la comunità internazionale è diversa, l’aria non è più quella di prima.
Anche il nostro Paese si presenta con un nuovo governo più che mai intenzionato a fare sentire la propria voce su alcuni dei temi più caldi che verranno dibattuti durante gli incontri.
L’immigrazione sarà uno dei temi centrali del vertice perché la situazione di accoglienza è diventata esplosiva ed è ora di riformare quei trattati che regolano la materia; Paesi come l’Italia che sono sempre stati lasciati soli ad affrontare flussi migratori senza precedenti adesso chiedono la giusta attenzione. In molte nazioni ci sono state le consultazioni elettorali e la vittoria dei partiti e delle formazioni politiche decise a stringere le regole per l’accoglienza ha cambiato profondamente la percezione e la mentalità dei cittadini nei confronti dei migranti.
Anche i dazi imposti dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump saranno oggetto di discussione perché alcuni Paesi si vedono eccessivamente penalizzati e chiedono almeno l’esenzione per potere mantenere attivi quei settori economici che saranno colpiti dalle imposte. Alcuni Paesi, a tutta l’Unione Europea, si dicono pronti ad attuare adeguate contro misure se non avranno la certezza di essere esentati dai dazi sull’acciaio e spiegano che una eventuale guerra commerciale alla fine danneggerebbe tutti.
Anche il rapporto con la Russia di Putin è un tema particolarmente delicato: si deve collaborare con la Russia per lottare contro il terrorismo internazionale ma non si può non tenere conto dell’invasione unilaterale della Crimea nel 2014.
Sarà un G7 davvero impegnativo…