Natale di tensione

E’ un Natale di tensione quello che si sta avvicinando: in molte zone del pianeta si respira un clima carico di odio, le recriminazioni continuano e sono sempre più accese.

In particolare in Francia continua la lotta senza quartiere dei gilet gialli contro il Presidente Macron, che adesso rischia davvero di finire in minoranza e di perdere tutto il suo risultato elettorale, e forse addirittura la presidenza. I gilet gialli non mollano, sono sempre più disposti ad andare fino in fondo, a fare sentire la loro voce, a continuare la loro battaglia contro le tasse che Macron vorrebbe imporre a tutta la Francia.

Ma anche la questione migratoria causa non poche tensioni perché è difficile da risolvere e non si può certo trattarla come un problema marginale o solo italiano, perché ormai la questione su come gestire la marea umana di rifugiati è davvero globale. Non possiamo accogliere tutti, questo è certo, ma non possiamo neanche lasciare tante persone nelle mani di trafficanti senza scrupoli, ecco che allora dobbiamo sforzarci e trovare un modo che vada bene per tutti, che eviti tante morti di innocenti. Si perché il Mar Mediterraneo sta prendendosi sempre più vite, e chi ce la si trova di fronte alla difficoltà di trovare un lavoro onesto e a tutte le discriminazioni che devono subire.

Per ultimo ci ha pensato il presidente russo Putin ad aggiungere tensione a tensione, mettendo in guardia da una possibile escalation nucleare.

Viste come stanno le cose dobbiamo proprio sperare che il futuro sia meglio del presente.

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