Suite francese

 «La cosa più importante, qui, e la più interessante» scriveva Irene Némirovsky due giorni prima di essere arrestata «è che gli eventi storici, rivoluzionari, ecc. sono appena sfiorati, mentre viene investigata la vita quotidiana, affettiva, e soprattutto la commedia che questa mette in scena».

Irene Nemirovsky, ebrea deportata in un campo di concentramento durante la guerra, ha scritto forse uno dei libri più struggenti e toccanti della letteratura del ‘900.

Un libro che racconta la realtà dell’epoca così com’era, senza nessun tabù e senza sentimentalismi inutili e frivoli. L’autrice ha vissuto sulla sua pelle le discriminazioni, i ghetti, la deportazione, tutto l’orrore dell’olocausto.

Vi avevo già messo la copertina del libro su Instagram e adesso voglio condividere con voi la bellezza di questo libro che si inizia e si legge facilmente, uno di quei libri che quando è finito lascia la malinconia e l’amaro in bocca.

Non voglio spoilerare niente nel caso non l’aveste ancora letto. Suite francese, il volume che è stato in Francia un vero evento letterario.

Buona lettura.

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